Metekù
C'era una volta un giovane chiamato Metekù. Nonostante fosse
orfano I suoi vicini desideravano la sua scomparsa. Un giorno,
quando era fuori di casa sua, i vicini ammazzarono l'unico bue che aveva e si divisero la carne tra di loro. Perché capisse che il suo bue non era stato vittima delle iene gli lasciarono la pelle presso la sua porta. Egli capì chi erano i suoi nemici, ma senza dir niente andò a vendere la pelle del suo bue nei villaggi. Ma nessuno voleva comprargliela. Girovagò per tutta la settimana e la pelle si era seccata. Approfittando della sua assenza i suoi vicini gli incendiarono la casa.
Metekù cominciò il cammino verso casa. Prima che raggiungesse il suo villaggio diventò buio e si sistemò su un albero per non essere preda delle iene e degli altri animali feroci.
Sotto lo stesso albero decisero di riposarsi un gruppo di commercianti ricchi con i loro cammelli perché nei dintorni c'era una sorgente. La notte, Metekù, cambiando di posizione, fece un rumore strano con la sua pelle secca che usava ormai come materasso. I commercianti, lungi dall'immaginare che ci potesse essere una persona sull'albero, pensarono che fosse un diavolo e scapparono via lasciando lì tutta la loro merce.
Metekù non riusciva a capire il motivo della loro fuga, ma temendo che tornassero aspettò per ben tre giorni. Quando si rese conto che essi non avevano nessuna intenzione di ritornare, decise di portare le loro ricchezze al mercato del capoluogo e in pochi giorni diventò ricco. Al suo ritorno non serbò rancore per ciò che gli aevano combinato e si fece costruire una casa simile a quella dei re. I suoi vicini non capivano il mistero. All'inaugurazione della sua nuova casa invitò tutta la gente del paese, compresi i vicini, e quelli gli chiesero l'origine della sua ricchezza. Egli rispose loro: «Grazie alla pelle del mio bue». E loro per essere ricchi come lui decisero di ammazzare i loro buoi e vendere le pelli. Ma non riuscirono a guadagnare piu di quanto valesse la pelle.
Poi uno di loro pensò che se avessero bruciato le loro case sarebbero riusciti a diventare ricchi come Metekù. Tutti allora bruciarono le loro case. Ma nessuna ricchezza ne derivò. Senza tetto e poveri cominciarono a chiedere l'elemosina. Ma Metekù ebbe pietà di loro e fece ricostruire le loro case.
La saggezza e bontà di Metekù fu conosciuta in tutto il paese. Una giovana principessa del suo paese chiese al padre di farglielo conoscere.
Quando si presentò, la principessa, oltre che dalla sua saggezza, venne colpita anche dalla sua bellezza. E lo sposò nonostante lui non avesse fatto cose eroiche.